Sanità, a Salerno ospedale costoso: un ricovero al Ruggi arriva a costare 657 euro al giorno
Una giornata di ricovero al Ruggi d’Aragona di Salerno arriva a sfiorare i 657 euro, collocando l’ospedale tra le strutture più costose del Paese. È uno dei dati più evidenti del dossier Agenas, che fotografa con precisione la frattura ormai cronica tra Nord e Sud sulla spesa sanitaria. Il confronto è impietoso: dalla punta massima registrata a Napoli, dove al policlinico Vanvitelli un giorno in ospedale supera i 1.300 euro, si scende fino ai 374 euro del Papa Giovanni XXIII di Bergamo, tra i più virtuosi in Italia. Lo scrive Il Mattino. Il quadro tracciato da Agenas, rielaborato da QuotidianoSanità, evidenzia come molte strutture meridionali – universitarie e non – mostrino costi di acuzie più alti del resto del Paese. Accanto al Vanvitelli compaiono il Giaccone di Palermo (881 euro), il Martino di Messina (735), il Dulbecco di Catanzaro (727) e la Federico II (669). Il Ruggi segue a ruota, sempre sopra i 650 euro, mentre le realtà settentrionali scendono spesso sotto quota 450.
Le cause? Appropriatezza e organizzazione sono le parole chiave. Nel Sud pesano carenze storiche: strutture obsolete, pochi tecnici e specialisti, organici ridotti all’osso. La Campania, reduce da 20 anni di piani di rientro, registra la dotazione di personale più bassa d’Italia. Un quadro che rallenta le procedure e fa lievitare i costi di ogni ricovero.





